Da Gazzetta di Parma del 5 marzo 2025
La vicinanza delle attività multifunzionali del Consorzio Agrario di Parma con la formazione agro zootecnica ed alimentare, fiore all’occhiello dell’Università di Parma, hanno da sempre rappresentato una ragione di stretta collaborazione tra le due realtà storiche del nostro territorio.
Proprio in quest’ottica, la visita del rettore Paolo Martelli nella sede del Cap in strada dei Mercati, ospite del presidente del Cap Giorgio Grenzi e del direttore Roberto Maddè, rappresenta un ulteriore consolidamento della partnership che vedrà rinnovati e concreti sviluppi già nell’immediato.
L’ateneo cittadino ha messo al centro dei propri programmi formativi molteplici attività didattiche legate al food in tutti i diversi dipartimenti per approfondirne le svariate prospettive settoriali, facendo così dell’Università di Parma il centro propulsivo delle specializzazioni in campo agroalimentare: produzione primaria, trasformazione, tecnologie alimentari, micro biologia degli alimenti, medicina veterinaria, ingegneria per le macchine da industria e il più recente corso di laurea in legislazione alimentare.
Una lunga catena di studi specifici che s’interfacciano direttamente alle attività svolte quotidianamente sul campo dal Consorzio agrario. Su queste basi si è rinnovata la proficua collaborazione.
«Il Consorzio Agrario di Parma rappresenta una realtà importante e consolidata: da oltre 130 anni è un punto di riferimento per l’agricoltura e le sue innovazioni, per il nostro territorio e non solo – ha commentato il rettore Paolo Martelli -. Per l’Università di Parma è un partner di rilievo, in un rapporto di collaborazione che si articola in diversi fronti: dall’ambito medico-veterinario a quello delle scienze degli alimenti e a tutto il grande “pianeta” del food nelle sue tante declinazioni. Le collaborazioni vanno dai progetti congiunti, in particolare nell’ambito della ricerca sull’agroalimentare, uno dei nostri settori identitari, fino ai tirocini che studentesse e studenti dell’ateneo svolgono nelle strutture del Consorzio, grazie alla sua ospitalità e disponibilità. Il nostro intento è non solo di mantenere ma di consolidare ulteriormente questo partenariato, che occupa un posto di rilievo nella rete di relazioni che l’ateneo ha in essere con il tessuto imprenditoriale del territorio: una rete preziosa per l’Università e cui l’Università può a sua volta dare il proprio contributo di conoscenze e competenze in chiave di sviluppo».
Soddisfatto del rinnovo della collaborazione fattiva il presidente del Cap Giorgio Grenzi: «Ringrazio l’attenzione mostrata dal rettore verso il Cap e la concretezza nel rinnovare una partnership di cui siamo orgogliosi; il rapporto tra Cap e l’ateneo ha una storia lunga che si è arricchita di valori nel tempo. Siamo convinti che il Consorzio sia un ponte tra lo studio e il lavoro pratico nell’agroalimentare. Operiamo in pressoché tutti i comparti del settore e risultiamo spesso attrattivi non solo per studenti italiani, ma anche per coloro che provengono dall’estero e che sono pronti ad inserirsi in una rete già ampiamente rodata come la nostra. Una sinergia per il futuro all’insegna del cibo sano che per una provincia così rilevante per il Made in Italy è senza dubbio un valore aggiunto non secondario».
Il modello zootecnico-agrario e lattiero caseario del nostro territorio al centro di un tour conoscitivo organizzato dall’Università di Parma e dal Consorzio Agrario per l’Università di Hokkaido di Sapporo e quella di Tokushima.
Dal 2023 abbiamo formato più di 150 tra studenti e lavoratori esterni per l’abilitazione alla guida di trattori agricoli e forestali